La ricetta che uso (anche se ho apportato qualche modifica nel corso del tempo) l'ho trovata sulla rivista La Cucina Italiana e nello specifico nel numero di febbraio del 2005.
Portate a bollore l'acqua, il burro, un pizzico di sale e 50 g di zucchero semolato
Quando avrà raggiunto il bollore togliete la pentola dal fuoco e aggiungete la farina, mescolando energicamente
Riportate la pentola sul fuoco e, sempre mescolando, fate cuocere fino a che il composto non si staccherà dai bordi e formerà una palla
Trasferite l'impasto in una ciotola dai bordi alti e lasciatelo raffreddare.
Aggiungete la buccia del limone grattugiata e i semi della bacca di vaniglia
Incorporate le uova, una alla volta. Non aggiungete l'uovo successivo a meno che quello precedente non sia perfettamente incorporato.
Alla fine otterrete una pastella densa e lucida
Aiutandovi con un cucchiaio di legno, mescolate bene l'uvetta (che avrete scolato dal rum), i pinoli e la mela.
Scaldate abbondante olio di semi di arachide e, aiutandovi con due cucchiaini, formate delle palline da tuffare nell'olio
Man mano che le frittelle saranno pronte, scolatele dall'olio e passatele nello zucchero semolato.
Non fate palline troppo grandi perché in cottura le frittelle si gonfieranno.
Le prime frittelle non saranno perfette, ma saranno sicuramente buonissime! Con la pratica vedrete che verranno delle palline perfette. Le prime le potrete usare come prova di assaggio.
L'ideale sarebbe servirle calde man mano che escono dalla friggitrice, ma per mangiarle in compagnia, lasciatele nel forno preriscaldato in modalità ventilata a 60°C.
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