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Tendenze alimentari 2018: cosa mangeremo o cosa ci faranno mangiare

31 Dicembre 2017
tendenze alimentari 2018

Anno Nuovo, alimenti nuovi: cosa mangeremo o cosa ci faranno mangiare nel 2018

Mentre cercavo di creare un calendario editoriale con ricette sempre nuove e attuali, mi sono messa a cercare nel web articoli che parlassero delle tendenze alimentari per il 2018.

Tra le tendenze alimentari del 2017 (e che ci porteremo nel 2018) c’è il kit pasto (o meals kit), valida alternativa al ristorante e che sta aiutando a ricreare un rapporto diretto tra il cibo e le persone visto che, siamo quello che mangiamo. Si tratta di kit di ingredienti selezionati pronti per essere assemblati e cotti, corredati di indicazioni di cottura.
In Italia troviamo quelli di Quomi e pare proprio che ci faranno compagnia anche nel 2018 e sarei veramente curiosa di provarli.

Ma ecco le tendenze alimentari che questo 2018 ha in serbo per tutti noi

In un articolo di Food ho trovato le quattro principali tendenze alimentari che ci faranno compagnia in questo nuovo anno.

Confesso che mi aspettavo di trovare novità a base di insetti ma, per fortuna, dovremo aspettare ancora qualche anno. 😉

1) Il quarto pasto

In base ai ritmi di vita e lavoro decisamente frenetici, alcuni studi hanno dimostrato che dedichiamo sempre meno tempo ai pasti. Colazione veloce, pranzo veloce, cena veloce. Tutto veloce insomma.
In questo modo ci troviamo a mangiare meno e pare che abbiamo bisogno di un pasto integrativo.

Secondo me bisogna fare attenzione: mangiare meno, non significa mangiare meglio!!

La colazione è diventata un caffè con due biscotti, fatta mentre siamo in piedi, appoggiati al tavolo della cucina, con in mano il nostro smartphone che ci sta aggiornando su tutto quello che ci siamo persi mentre dormivamo.
Il pranzo è invece un panino al bar farcito con salumi e ortaggi di dubbia qualità e provenienza, sempre mangiato in piedi, tra un appuntamento e una telefonata.
E si arriva così all’ora di cena in cui si scopre che si ha una fame del diavolo e si mangia più del necessario, facendoci dormire male.

Mi sono così trovata a riflettere sulle mie abitudini alimentari. Mi capita di trovarmi a dover mangiare “poco” e velocemente, ma in linea di massima, cerco di fare 3 pasti e due spuntini al giorno, quindi non mi sembra il caso di aggiungerne un quarto.

2) I novel food

Si tratta di nuovi alimenti provenienti da tutto il mondo che introduciamo per arricchire la nostra dieta.

Perché abbiamo bisogno di arricchire la nostra dieta?
Quello che mangiamo è sempre più povero di sostanze nutrienti a causa dell’impoverimento del suolo, delle colture intensive e della destagionalizzazione delle colture (ad esempio i peperoni in inverno o le arance d’estate). Così, negli ultimi anni, stanno comparendo sugli scaffali dei supermercati alimenti come le bacche di goji, il the matcha o le radici di manca e i funghi funzionali.

La manca è una pianta che viene dal Sud America e ne esistono 3 varietà: quella gialla, quella rossa e quella nera.
Di questa pianta viene usata solo la radice tuberosa che assomiglia a patate, rape o ravanelli. Contiene circa il 60% di carboidrati e per il restante 40% è composta da amminoacidi essenziali, fibre e vitamine del gruppo B e C. Quasi un superfood insomma.
Può essere consumata cotta e bollita, ma viene anche essiccata e ridotta in polvere per essere poi aggiunta a dolci e bevande. Il gusto pare oscilli tra l’amaro e il piccante.

I funghi funzionali sono già ampiamente utilizzati per gli integratori per gli sportivi, ma li vedremo sempre più presenti anche nel quotidiano. Quelli “più conosciuti” sono reishi e chaga.

A questo punto mi domando se non sia il caso di ripensare alle nostre abitudini alimentari, invece di ricorrere a bacche di goji, the macha, alga spirulina, manca o funghi funzionali.

3) Aumento delle proteine vegetali

Non si tratta proprio di una novità. Negli ultimi 10 anni abbiamo visto crescere il numero di vegetariani e vegani. Io stessa tendo a prediligere verdure e legumi alla carne.
Ma non di sola verdura vive l’uomo! L’essere umano in questo momento della sua evoluzione è onnivoro, quindi ha bisogno anche di proteine. Le proteine sono più facilmente reperibili mangiando una bistecca ma, sempre i soliti studi, hanno dimostrato che mangiare troppa carne fa male. Quindi, se proprio non possiamo rinunciare alle proteine, potremmo rivolgere la nostra attenzione a quelle vegetali contenute nella soia e in semi di vario tipo.

4) Sapori e ricette straniere

Per il 2018 aumenterà l’influenza delle cucine mediorientali. In Italia, già da qualche anno ci hanno pensato i grandi dell’industria alimentare, sempre un passo avanti in fatto di innovazione. Basti pensare a Giovanni Rana con la linea “ricette dal mondo”, Zerbinati con le “zuppe dal mondo”, ma anche Müller con i suoi “mix escape”.

Ma io preferisco soffermarmi sui piatti che arrivano direttamente dai paesi mediorientali, come humus, pitafalafel, ma anche dai paesi latino-americani con i tacos.

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